Bologna 19 gennaio 2018
PARTECIPAZIONE PIENA DEI CITTADINI PER RIFLETTERE SUI PRATI DI CAPRARA
Erano stati selezionati 100 cittadini fra i candidati sorteggiati attraverso un software apposito, provenienti dai quartieri limitrofi ai Prati di Caprara per discutere in modo partecipato sull'area verde spontanea e si sono presentati tutti. Anzi, qualche cittadino non previsto è riuscito, in qualità di osservatore, a prendere comunque posto nella sala gremita del centro sociale 20 Pietre di via Marzabotto 2.
Dopo una breve presentazione sullo stato attuale dell'area e sulle previsioni del piano urbanistico del Comune riguardo la zona dei Prati è iniziato il World Café. Si tratta di una iniziativa che contempla delle domande rivolte alle persone sedute ai tavoli. Ogni tavolo deve produrre dei post-it di sintesi, frutto del dialogo e del confronto. Domanda dopo domanda i partecipanti si scambiano di posto rimescolandosi fra loro, suscitando così considerazioni sempre nuove e favorendo l'analisi delle questioni da punti di vista differenti.
Il Comune di Bologna ha definito i Prati di Caprara un'area di “verde percepito” inventando così una definizione anomala che sminuisce i requisiti dei 45 ettari di verde cresciuto spontaneo. Ma come lo percepiscono realmente i cittadini convocati ieri sera alle 20 e 30 dal “Comitato Rigenerazione No Speculazione”? L'hanno definito un polmone di ossigeno, luogo naturalistico e immaginifico, di riscoperta, in parte selvatico, senza edificazioni.
Quali potenzialità vedono per l'area? Può essere fruibile dai cittadini, in parte destinata ad accogliere strutture, riutilizzando anche quelle esistenti per finalità sportive, edilizia pubblica e strutture di pubblica utilità, come residenze per anziani, studentati, asili nel bosco, ecc. Può ospitare eventi e attività sportive, laboratori, attività scout, percorsi vita, una sede Lipu, percorsi ciclabili. Può essere anche luogo di studio e ricerca.
Leggi tutto: Comunicato Stampa | 19 gennaio 2018